emergenza covid


I bambini, non solo ora ma sempre, hanno bisogno di sicurezza e di ricevere spiegazioni semplici e chiare da parte di noi adulti. Quando sono piccoli vivono nel presente, la loro anima conserva intatto lo stato puro di felicità, stupore, gratitudine, gentilezza, innocenza e di conseguenza, a differenza di noi adulti, non si preoccupano del futuro, ragion per cui non è giusto proiettare su di loro le NOSTRE paure, le NOSTRE ansie che riguardano, in questo momento, la salute ed il lavoro.
Spieghiamo invece ai bimbi il presente facendo riferimento al passato (con degli esempi: “ Ti ricordi quando tuo fratello è stato male e non potevi stare vicino a lui?”…ti ricordi quando…..) tutto per loro diventerà più chiaro e riusciranno a focalizzare meglio i concetti.

“Solo coloro che guardano con gli occhi dei bambini sanno perdersi nell’oggetto ammirato”.
 Eberhard Arnold, scrittore tedesco
La chiusura delle scuole, degli asili nido, di tutti i servizi educativi ha privato i più piccoli, di una risorsa essenziale per il loro sviluppo, le relazioni con i coetanei.
Appena le scuole sono state chiuse sembrava per i bambini l’inizio di una vacanza (si può stare a casa con mamma e/o papà, niente scuola, niente impegni, si può dormire di più, fare tardi,..) ma la quarantena per i bambini non è una vacanza.
Dalle ricerche fatte ultimamente abbiamo potuto vedere quelli che sono gli effetti di questa pandemia sui bambini:
•    scarsa attività fisica
•    tempi troppo lunghi davanti al video
•    comportamenti regressivi: vogliono dormire nel lettone con la mamma o il papà
•    disturbi d’ansia
•    manifestano maggiore irritabilità, intolleranza alle regole, capricci e richieste eccessive
•    disregolazione emotiva - molti cambiamenti di umore – nuove paure
•    problemi del sonno tra cui difficoltà di addormentamento, agitazione e frequenti risvegli
•    aumento di peso
 I fattori di stress che portano a questo impatto sono:
o    la durata del confinamento
o    la paura della malattia
o    la frustrazione
o    la noia
o    l’isolamento sociale
o    la mancanza di spazio
o    la conflittualità familiare (dove presente)
Cosa fare?
Senza allarmismo noi genitori dobbiamo garantire la massima qualità della loro forma psicofisica, spetta all’adulto di riferimento gestire in casa le valvole di sfogo del bambino che sono il gioco, la psicomotricità e le attività artistiche/creative. 
Se la famiglia risponde alle esigenze del bambino (corpo-mente e relazione) in maniera ottimale i figli non rischiano nulla, al contrario se l’ambiente non soddisfa le richieste ci troveremo di fonte bambini iper agitati che sfuggono al controllo o bambini apatici e demotivati travolti dalla noia e dalla stanchezza.
Cerchiamo quindi di strutturare il tempo, mantenere delle routine a casa, orari prestabiliti per i pasti e per il sonno e programmiamo per fasce orarie (non lasciamo che i bambini trascorrano la giornata in pigiama)
•    una fascia oraria da dedicare alle attività scolastiche (didattica on line, compiti,..).
•    una fascia oraria per attività motorie (corsetta in giardino, creare un percorso di psicomotricità con tavoli e sedie, lezione di yoga o semplice baby dance) che aiutano a migliorare lo stato psicofisico e la regolarità del sonno. Mantenersi fisicamente attivi permette un funzionamento mentale migliore.
•    una fascia oraria per le attività mentali (lettura animata, visione condivisa di un film o cartone, giochi di società, puzzle, disegni e creazioni di lavoretti, travasi, giochi con sabbia cinetica, incastri e volendo anche giardinaggio…)
NOTA BENE …non trascuriamo la musica da ascoltare e da fare con i bambini con l’ utilizzo degli strumenti musicali che si hanno in casa o che si possono costruire con i materiali che abbiamo disponibili;
•    una fascia oraria per favorire le relazioni con gli altri (chiamate al telefono o videochiamate con nonni, zii, cugini, amichetti, maestre,.). Creiamo anche dei rituali con parenti e amici con telefonate fisse in determinati momenti della giornata.
Le routine sono essenziali perché aiutano a controllare la realtà.
Bisogna inoltre essere flessibili, essere in grado di tollerare la confusione ed il disordine che si può creare in questi giorni, lasciando ai bambini la possibilità di usare lo spazio in libertà.
La responsabilità, dove possibile, dovrebbe essere condivisa ovvero la coppia genitoriale dovrebbe dividersi le fasce orarie da dedicare ai bambini.

Un consiglio: NON CREIAMO NELLA MENTE DEI BAMBINI FANTASIE MINACCIOSE E SPAVENTOSE. Cerchiamo di parlare con loro in maniera semplice e chiara delle emozioni che provano o che proviamo noi adulti.

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